Abbazia di Sant’Egidio

Abbazia di Sant’Egidio, Fontanella (Sotto il Monte)

Cristoforo III Baschenis il vecchio 

Padre eterno, San Rocco tra i santi Egidio e Sebastiano, Scene della vita di san Rocco 

La chiesa abbaziale di sant’Egidio sorge sulle pendici meridionali del monte Canto, nei pressi del paese di Sotto il Monte Giovanni XXIII, dove fu fondata nel 1080 da Alberto da Prezzate, al quale si deve anche l’istituzione del monastero di san Giacomo a Pontida.

L’edificio, un pregevole esempio di architettura romanica in territorio bergamasco, è costruito in pietra, presenta una facciata a salienti, internamente è suddiviso in tre navate, terminanti ciascuna con un’abside semicircolare, ed è decorato da dipinti di soggetto sacro eseguiti in epoche e da artisti differenti.  

Tra questi, si distingue l’opera di Cristoforo III Baschenis il Vecchio, che nel 1574 firmò gli affreschi che ornano l’absidiola destra, divenuti un punto di riferimento fondamentale nella ricostruzione del catalogo del pittore. 

Nel catino absidale compare Dio padre benedicente, circondato da angeli cantanti e da teste di cherubini.

L’emiciclo sottostante della cappella dedicata a san Rocco è suddiviso in tre settori da una finta impaginazione architettonica all’antica: al centro il santo vescovo Egidio, titolare della chiesa, è raffigurato a destra del santo titolare Rocco mentre dall’altro lato si trova Sebastiano, ricomponendo così la coppia dei protettori tradizionalmente invocati contro le pestilenze.

Accanto, nelle altre sezioni della partitura architettonica, si aprono invece due scene narrative, sotto le quali brevi frasi come didascalie aiutano a decifrare il soggetto: a sinistra san Rocco, rifugiatosi nel bosco dopo aver contratto la peste, viene sfamato da un cane con un tozzo di pane;

a destra il santo guarisce, benedicendoli, alcuni ammalati ricoverati in un ospedale. Le tre figure del gruppo centrale e i due episodi appaiono impoveriti da lacune e distacchi,

ma restituiscono ancora la percezione complessiva di un piccolo spazio decorato con cura, che si completa in tutto il registro inferiore con una pannellatura imitante finte specchiature marmoree.