Cappella dei morti ai Fondi e parco della memoria

La Cappella dei Fondi fu edificata nel 1799 per devozione ai morti delle cicliche pestilenze che in questo luogo venivano sepolti fin dal 1630.  

All’interno della Cappella è decorata da affreschi significativi, come quello centrale, che raffigura la prima caduta del ponte nel 1753.

Di notevole pregio sono i dipinti realizzati nel 1885 dal pittore Giacomo Calegari, su incarico del Comune di Piazza Brembana, in segno di gratitudine e come scioglimento del voto per lo scampato pericolo dal colera a Piazza nell’ondata del morbo del 1884.

Il pittore affrescò sopra l’altare la scena della Crocifissione, oggi restaurata e posta nella chiesa di S. Bernardo e sulle pareti laterali le figure della Madonna Addolorata e di San Rocco 

Già in parte sommersa da una piena nel 1890, fu restaurata una prima volta nel 1980 a cura del Gruppo Alpini di Piazza Brembana. Seriamente danneggiata dalla furiosa alluvione del 18 luglio 1987, la cappella è stata ristrutturata nel 1997 per iniziativa del Comune.

Il recupero degli affreschi fu affidato a Maurizio Orlando di Mozzo, fratello di Barbara, la sedicenne che fu una delle cinque vittime dell’alluvione in alta Valle Brembana. 

Non ha invece resistito alla furia del Brembo l’antico ponte romanico che, costruito in pietra la prima volta nel 1456, era stato distrutto da una grande piena nel 1753 e ricostruito nel 1795. 

Nell’area si vedono le rovine dell’ultimo mulino antico che faceva parte della zona detta La Fucine poste di fronte. Nella torre dell’attuale ponte, sorto su progetto dell’arch. Cesare Rota Nodari, sono ricordate le vittime dell’alluvione del 18 luglio 1987.  

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