Casa Bonoreni

Casa Bonoreni (già), via XX Settembre, Bergamo 

Pietro Baschenis 

Storie di Ercole 

 

L’edificio, che ospita attualmente un’attività commerciale, è quanto resta di un’abitazione privata secentesca appartenente alla famiglia Bonoreni, poi passata ai Bonzanni e infine ai Mazzoleni. Anche dalla strada, attraverso le vetrine, si intravvede la decorazione a fresco che anticamente decorava il salone a pian terreno dell’antico palazzo.

L’intero ciclo, dedicato al mito di Ercole, fu voluto dal proprietario e committente Giovanni figlio di Zinaro Bonoreni, membro del consiglio cittadino e della scuola del Santissimo Sacramento della chiesa di Sant’Alessandro in Colonna: il messaggio sotteso è un invito alla prudenza e al coraggio, da cui derivano onore e gloria. I dipinti sono collocati sulla volta della stanza e sono inscritti entro cornici decorative eseguite con ogni probabilità dagli stuccatori Porta della Val d’Intelvi, parenti del pittore Pietro Baschenis che aveva sposato Clara, figlia di Lorenzo.  

Il ciclo si compone di una serie di riquadri: uno maggiore centrale di forma rettangolare raffigurante l’Apoteosi di Ercole; due riquadri sempre rettangolari in corrispondenza dei lati lunghi, raffiguranti Ercole e l’Idra ed Ercole trionfatore sui mostri; due medaglie in corrispondenza dei due lati brevi che raffigurano Ercole con la Fama ed Ercole con il leone Nemeo; altri due piccoli ovati oblunghi con Imprese e quattro riquadri angolari decorati a grottesche. Dalla tipologia dei personaggi si avvertono evidenti somiglianze con le scene mitologiche dipinte dallo stesso pittore nel salone di Palazzo Galizzi a Leffe nell’anno 1613.

Questo ciclo è invece successivo, recando la data 1624, scritta a cifre romane nella cornice dipinta della scena principale.

Altre iscrizioni stanno alla base del trono (…OC ESTE PRORAN…), oppure poste su cartigli retti da putti in volo e si riferiscono a imprese che alludono al tema dell’apoteosi: UT DECOREM DECORE e SUBLIME SUBLATA QUIESCIT.

Come i cartigli svolazzanti tra le decorazioni angolari che recitano:

FURIT NON URIT (divampa ma non brucia),

PELLET NUMQUAM PELLITVR (respinge ma non è mai respinto),

CAPIT DUM CAPITUR (riceve mentre viene catturato)

e la scritta parzialmente leggibile …VAM …VITAM. 

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