Chiesa di San Pietro martire (fraz. Cugno)
È opinione diffusa che la Chiesa di San Pietro di Olmo al Brembo martire della contrada Cugno fosse annessa ad un convento di frati cappuccini che sorgeva in quel luogo fin dal Quattrocento, tuttavia non si trovano riferimenti a tale presenza.
In questa chiesetta, già nel Cinquecento si celebrava regolarmente la messa, anche se c’era scarso rifornimento di arredi e paramenti.
L’edificio venne restaurato nel 1680 e nel Settecento visse una stagione felice, grazie al benefattore Domenico Guarinoni che il 7 marzo 1713 costituì una cappellania con la dotazione di 11.762 lire obbligando gli eredi impiegare il tre per cento della rendita derivante da tale lascito per la celebrazione delle messe.
L’obbligo fu adempiuto per oltre un secolo, poi fu dimenticato e la chiesa lasciata in abbandono, al punto che nel corso della visita pastorale del vescovo Luigi Guindani del 1883 l’oratorio di Cugno risultava sospeso al culto ed era diventato un deposito di legna da almeno mezzo secolo.
La sua situazione non cambiò ancora per quasi un secolo, finché nel 1971 si provvide al restauro e alla riconsacrazione della chiesetta.
L’oratorio presenta la tradizionale facciata con tetto a capanna, finestra centrale a lunetta e portale fiancheggiato da due grandi finestre simmetriche. Sulla sinistra la sacrestia presenta due finestrelle ad arco acuto, di gusto gotico, anche se costruite nel ‘700.
L’interno ha una navata coperta con travi e il presbiterio con volta.
Sulla facciata sono ancora visibili rappresentazioni di anfore con mazzi di fiori; sotto una di queste la data 1680. Sulla volta del presbiterio l’affresco di una colomba, simbolo dello Spirito Santo, sulla parete della navata un affresco votivo con la Madonna, il Bambino Gesù, San Giuseppe e Sant’Antonio da Padova, proveniente da una casa privata.
Nel presbiterio un Crocifisso settecentesco e la pala d’altare con il Martirio di San Pietro martire del 1970, interessante esempio di persistenza di gusto tradizionale in età moderna.