Convento del Galgario (ora in Palazzo della Ragione)
Convento del Galgario e Casa privata (ora in Palazzo della Ragione), Bergamo
Simone II Baschenis
San Paolo
già Convento del Galgario, ora Palazzo della Ragione, Bergamo
Simone II Baschenis e bottega
Madonna con il Bambino e Santi
già ignota casa privata, ora Palazzo della Ragione, Bergamo
Tra gli affreschi prelevati da chiese e dimore private bergamasche e ricollocati negli anni ’90 del secolo scorso nella Sala delle Capriate di Palazzo della Ragione, per dar vita ad un Museo dell’affresco e della pittura murale, due sono riconducibili all’ambito di Simone II Baschenis.
Sulla parete orientale, verso il Duomo, è esposto un frammento raffigurante San Paolo, strappato nel 1957 da un ambiente non identificato dell’ex convento di Ognissanti del Galgario.
Il complesso religioso, che all’epoca della realizzazione del dipinto era affidato all’ordine degli Umiliati, ha patito la soppressione napoleonica e la riconversione in caserma: eventi che hanno provocato la dispersione e la rovina di buona parte del suo patrimonio artistico.
Il busto del santo, riquadrato da una semplice cornice dipinta a imitazione di una finestra con stipiti in pietra, si identifica come un soggetto a sé stante: probabilmente dunque non un frammento da una scena più ampia, ma semmai da supporre in una sequenza di immagini analoghe che potevano inserirsi in un preordinato contesto architettonico e iconografico.
La figura è costruita con un linguaggio lineare, visibile in particolare nella costruzione semplificata del viso e delle mani, compensato da un’attenta definizione dei dettagli, dall’impiego di lumeggiature accurate soprattutto nella barba e nei capelli, e da una certa naturalezza nella definizione dei volumi.
Questi elementi, unitamente al caratteristico pattern decorativo sul drappo di fondo, risultano ben confrontabili con alcune opere di Simone II Baschenis riferibili al 1530 ca., sia trentine che brembane.
Nella stessa sede, sulla parete di fronte, è conservata una Madonna con il Bambino, staccata prima del 1912 da una casa privata, purtroppo a noi ignota. Anche in questo caso una cornice dipinta in pietra grigia racchiude la tradizionale scena devozionale: al centro è la Vergine in atto di allattare il Bambino, affiancata a destra da Sebastiano e Antonio abate, a sinistra da Rocco e Cristoforo.
Una composizione che, datata 1529 sul basamento ai piedi della Madonna, sembra assai vicina ai modi di Simone II, sebbene appaia realizzata con qualche ingenuità e disarmonia, tali da ritenere più adatta un’assegnazione alla bottega.