Ex Convento francescano di Santa Maria della Misericordia

Ex Convento francescano di Santa Maria della Misericordia, Romacolo di Endenna, Zogno 

 

Pietro Baschenis 

Storie di san Francesco 

 

Cristoforo III Baschenis il vecchio 

Predica di san Bernardino (?) 

 

La chiesa, con il convento francescano annesso, fu costruita a partire dal 1489, nella frazione di Endenna di Zogno in contrada Romacolo e consacrata nel 1511 con il titolo di Santa Maria della Misericordia.

Della struttura originaria e dei relativi chiostri rimangono purtroppo leggibili solo alcune zone, oltre al caratteristico campanile l’intero complesso architettonico è stato infatti pesantemente modificato dopo la soppressione napoleonica a causa delle successive destinazioni di riuso, fino a quella attuale di casa di riposo per religiose.  

Vi si possono individuare tuttavia alcuni brani di affresco ancora nelle collocazioni originarie.

Su quella che poteva essere la parete di una cappella laterale, oggi un andito di passaggio, sono visibili infatti alcune scene della vita di san Francesco, databili verso la metà del ‘600, riconosciute di recente alla produzione più tarda di Pietro Baschenis, probabilmente in collaborazione con la bottega.  

Sempre all’interno dell’ex convento si conserva anche un affresco staccato, che raffigura la predica di un santo francescano, colto nell’atto di arringare vivacemente dal pulpito di una chiesa un pubblico di laici elegantemente abbigliati.

Il frammento, in discrete condizioni, doveva far parte anch’esso di una serie narrativa, probabilmente della vita di San Bernardino, al quale era dedicata una cappella nella chiesa, così come attestato nella visita pastorale di San Carlo Borromeo nel 1575.

Il dipinto è stato assegnato a Cristoforo III Baschenis il vecchio, già autore del celebre ciclo dedicato alla vita del santo senese a Lallio; va probabilmente collocato in un momento tardo della sua produzione, vicino alla metà degli anni Settanta del ‘500. 

Anche altri lacerti testimoniano di una decorazione in origine probabilmente assai ricca: in particolare nel refettorio del convento si vedono una Crocifissione e santi e le Stimmate di san Francesco, entrambe eseguite dal pittore brembano Antonio Boselli. 

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