Antica Segheria Pianetti
Costruito sull’argine del fiume Brembo, alle soglie del nucleo antico del Comune di Olmo al Brembo e
della Strada Priula, l’edificio denominato Antica Segheria Pianetti fin dalle sue origini ha legato alla presenza dell’acqua lo svolgersi di attività che ne hanno caratterizzato la storia.
Inizialmente mulino per la macinazione delle granaglie, ricavava la forza motrice per la movimentazione delle ruote di legno estraendo l’acqua dal fiume tramite un condotto il cui blocco è a tutt’oggi esistente.
Tra il 1853 e il 1875 parte dell’attività del mulino venne dismessa a favore dell’introduzione di una segheria che ugualmente giovava dell’impianto esistente nonché dell’ampia area esterna per l’accatastamento del legname. Il fiume, inutile dirlo, rappresentava “la strada” per il trasporto dei tronchi d’albero. Questa attività redditizia si protrasse sino agli anni settanta del ‘900 e rappresentò per più d’uno degli abitanti del luogo motivo di sussistenza.
Unitamente alla segheria e in sostituzione di ciò che restava della produzione delle farine, nel 1904 venne introdotto l’impianto idroelettrico che consentì a Olmo al Brembo di essere il primo Comune dell’alta Valle Brembana, unitamente al contiguo Piazzolo, a dotarsi di pubblica illuminazione. Si trattò di una produzione simbolica, infatti fu collocata una sola lampadina di 15 candele per località.
Nel 1914 si abbandona definitivamente la macinatura a causa della concorrenza delle farine dei grandi stabilimenti della pianura; nel 1940 la Ditta Pianetti, attuale proprietaria dell’attività, cede il ramo di produzione di corrente alla società “Anonima orobia” preservandosi il diritto di usufruire l’energia necessaria al funzionamento della segheria.
L’impianto idroelettrico con le sue turbine, inserite in una struttura in cemento Portland (così come la nuova diga tutt’ora esistente e costruita in sostituzione di quella di legno distrutta da una piena del fiume) sostituì solo parzialmente il “vecchio nucleo” dei motori del mulino; questo perché il canale di adduzione dell’acqua rimase inalterato e vincolò la collaborazione della turbina medesima. Il nocciolo di detto impianto, dunque, permane oggi accanto a quello degli antichi mulini.
Oggi la segheria è diventata infopoint e sede di Altobrembo. Nel giardino esterno è ancora possibile vedere alcuni esempi delle antiche strumentazioni in uso presso la segheria.