Santa Margherita

Santa Margherita, Cividate al Piano  

Pietro Baschenis

San Bartolomeo, San Francesco, Santo vescovo, Santa Lucia  

 

L’oratorio risale al XII secolo, ma ha subito un rifacimento nel Cinquecento ed è stato completato da un campanile ottocentesco. Ulteriori lavori di ristrutturazione si sono resi necessari anche in tempi recenti, a causa della sua posizione: sorgendo infatti accanto a una strada piuttosto frequentata risente del passaggio dei veicoli che hanno causato in età moderna diversi danni alla struttura, fino alla distruzione del piccolo portico esterno antistante, sostenuto da colonne.

L’interno, costituito da una sola aula rettangolare con copertura a botte, presenta un solo altare a parete, rialzato su un gradino. Qui si trova una pala raffigurante Santa Margherita con la Madonna e il Bambino, forse di Giovan Paolo Cavagna. Ai lati, ci sono alcuni affreschi di devozione popolare:

in alto rispettivamente a sinistra e a destra, entro tondi, si vedono San Bartolomeo e San Francesco, entrambi a mezzo busto. Più in basso invece, ai lati dell’altare, le figure di un Santo vescovo, a sinistra, e di Santa Lucia a destra, entrambi danneggiati ai piedi dall’inserimento nel muro della nuova mensa in marmo.  

La maniera larga e semplificata di queste figure permette di assegnarle senza dubbio alla fase più tarda di attività di Pietro Baschenis, alla fine degli anni venti del Seicento; anche se la lettura delle superfici pittoriche è certamente resa più incerta dai diffusi danni per abrasioni e macchie di umidità, parzialmente riprese da ingenui ritocchi di restauro. 

Sulle pareti della navata, così come su quelle della piccola e contigua sagrestia, è possibile osservare anche alcuni lacerti di affreschi più antichi, risalenti al XV secolo; mentre altri affreschi molto ripresi ornano anche l’esterno della facciata.  

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