Sant’Antonio Abate

Chiesa di S. Antonio Abate, Pianca, San Giovanni Bianco

Giovanni e Battista Baschenis 

Madonna in adorazione del Bambino

Dal portico esterno sono stati strappati alcuni affreschi quattrocenteschi ora conservati in sacrestia. Tra gli altri una scena dalla curiosa impostazione iconografica in cui l’immagine tradizionale della Madonna in trono con il Bambino si fonde con la scena dell’Adorazione:

il piccolo Gesù non è rappresentato infatti – come di consueto in quest’ultima tradizione iconografica – adagiato a terra, bensì in bilico sulle ginocchia di Maria, trasformando con una geniale soluzione realistica l’alone di luce attorno a lui in un oblungo cesto di paglia, nel quale i raggi che dipartono dal Suo capo sembrano diventare eleganti decori rossi, mentre gli angioletti in preghiera stanno saldamente in piedi sui larghi braccioli dell’imponente trono.

L’ingenua e un po’ confusa architettura di sfondo, costretta in uno spazio molto ristretto, acquisisce un aspetto vivacissimo grazie al fragile pilastro traforato di gusto gotico, sormontato da un grande capitello classico rosso vivo sul quale si imposta un arco a tutto sesto in marmi policromi; più indietro un identico pilastro sostiene una trabeazione orizzontale.

L’incerta profondità prospettica è resa trascurabile dalla gustosa varietà e verosimiglianza dei dettagli.

L’affresco è riconducibile all’ambito dei fratelli Giovanni e Battista Baschenis: il pilastro a trafori gotici si ritrova infatti quasi identico nell’affresco con la Pietà in casa Volpi a Fuipiano al Brembo, firmato da Giovanni, mentre simili arcate policrome sono presenti nelle architetture dell’affresco con Maddalena e Santi di Alino, assegnabile allo stesso autore.

Come nei santi di Alino anche qui i fini lineamenti di Maria sono modellati a tenue chiaroscuro, e come nel mosso perizoma di Cristo a Fuipiano, anche qui il velo della Vergine scende ad anse creando un identico ingenuo effetto di profondità spaziale. Da questi confronti su desume anche la datazione, prossima al 1480.

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