Santuario della Beata Vergine
Santuario della Beata Vergine, Altino (Vall’Alta di Albino)
Cristoforo III Baschenis il vecchio
Storie di Maria
Sulla sommità del monte Altino, al crocevia fra Val Cavallina, Val Gandino, Valle Rossa, Valle Seriana e Valle del Lujo, sorge un maestoso santuario mariano edificato a seguito di un’apparizione miracolosa avvenuta nel 1496.
La Madonna apparve al carbonaio Quinto Foglia che l’aveva pregata di placare la sete dei suoi figlioletti:
la Vergine gli ordinò di colpire con l’accetta la roccia e in quel punto sgorgò miracolosamente acqua sorgiva, che tuttora scorre in una piccola grotta.
La devozione popolare portò all’edificazione di un primo sacello, che fu ampliato nel XVII secolo e nuovamente all’inizio del XX secolo su progetto di Luigi Angelini.
In occasione di questi lavori vennero scoperti degli affreschi dietro i sedili del presbiterio, ma solo nel 1996 vennero riportati alla luce e restaurati:
si tratta di due strati pittorici di cui quello più antico consiste in alcuni frammenti di due affreschi votivi con la Madonna del latte, mentre lo strato superiore più recente presenta un ciclo di dipinti strutturato in riquadri e attribuibile a Cristoforo III Baschenis il vecchio.
Queste scene costituiscono ciò che resta di un ciclo con le Storie di Maria, tutte collocate sulla parete destra del presbiterio e pesantemente danneggiate dalle successive sovrapposizioni:
leggibile completamente è solo la scena della Dormitio Virginis, mentre dell’Annuncio della morte e dell’Assunzione non restano che poche figure.
Non esistono purtroppo documenti in merito, ma il confronto con altre opere note di Cristoforo III Baschenis permette di confermare senza dubbio la sua presenza anche qui: notevoli infatti sono le analogie ad esempio con le storie nella chiesa di san Bernardino a Lallio, datate 1564.
Cristoforo adotta gli stessi schemi di impaginazione nella costruzione delle scene entro motivi architettonici e con iscrizioni alla base riferite al soggetto rappresentato: qui solo parzialmente leggibili sotto l’episodio centrale
(‘COME FURONO FAC… EXEQUIE A… VERGINE MARIA DA LI APOSTOLI’, poi ‘COME FV…’ ). E assai simili sono anche le vivaci tipologie dei volti espressivi e la cromia varia su toni prevalentemente caldi.
Che il ciclo fosse più ampio, con la narrazione dell’intera vicenda di Maria, è confermato dalla presenza anche sull’altro lato del presbiterio,
a destra, di frammenti probabilmente di una Natività della Vergine, dove si distinguono solo alcuni personaggi femminili, sorridenti negli eleganti abiti alla moda.