Via del Ferro, Cà Vassalli e Cà Bonetti

I paesi dell’alta Valle Brembana occidentale, da Mezzoldo a Valtorta, sono collegati da un’antica mulattiera, nota oggi come Via del Ferro, perché attraversa una zona un tempo ricca di miniere di ferro e perché lungo di essa si svolgevano i trasporti del minerale destinato alla lavorazione nei forni fusori nelle fucine e nelle chioderie che costituirono fino al tardo ‘800 una delle principali risorse economiche dell’alta Valle.

In quasi tutto il territorio dell’alta Valle Brembana c’erano infatti miniere di ferro e forni fusori oltre a una serie di fucine di varia grandezza. La Via del Ferro strada scendeva da Mezzoldo, attraversava il nucleo di Sparavera, quindi si dirigeva verso la contrada di Soliva, per poi orientarsi verso sud-ovest attraverso boschi di faggio e d’abete fino a raggiungere le località Valle del Chiuso e Cigadola, borghi ancora ben conservati.

Da qui proseguiva verso ovest passando in quota sopra Malpasso fino alla contrada Acquacalda e, dopo una breve discesa, il primo tratto della strada si concludeva nei pressi dell’Albergo della Salute di Olmo al Brembo.

Da qui la Via del Ferro risaliva la Valle Averara, quindi raggiungeva Santa Brigida da dove scendeva verso Cassiglio e proseguiva sul versante destro della Valle Stabina fino Valtorta, da dove saliva a Ceresola e ai Piani di Bobbio, collegandosi con la strada della Valsassina a valle di Sparavera, circondate da prati ora diventati boschi, sorgono le due contrade storiche di Ca’ Bonetti e di Ca’ Vassalli, ora raggiungibili con una comoda strada pianeggiante, un tempo una delle tante diramazioni della Via del Ferro.

Le due contrade sono abitate da un paio di famiglie ciascuna. L’antico fontanone del 1881, con il suo lavatoio, rimane il cuore della piccola contrada di Ca’ Vassalli mentre è ancora percorribile l’antica strada che collegava la chiesa parrocchiale e il cimitero a queste contrade. 

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